Offerta formativa

PREMESSA

 

L’art. 3 del Regolamento dell’Autonomia (L 59/97, cosiddetta Legge Bassanini) definisce il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) carta d’identità di ogni singola scuola.

Esso segna le decisioni come assunzioni di responsabilità, diventa lo strumento degli insegnanti per la definizione delle loro attività e per gli utenti lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare.

Nel rispetto delle funzioni del calendario scolastico esercitate dalle Regioni e del monte ore annuale o pluriennale previsto per le discipline, si darà un’organizzazione rispettosa delle condizioni ambientali e territoriali (autonomia organizzativa).

Nell’esercizio dell’autonomia didattica ed organizzativa la scuola potrà realizzare da sola o consorziata con altre scuole ed enti, attività volte ad affinare il curricolo (ampliamento del P.O.F.).

Potrà inoltre effettuare, singolarmente o associandosi, attività di ricerca e sperimentazione (autonomia di ricerca, specializzazione e sviluppo).

 

FONTI  STORICHE

 

L’Istituto è presente in L’Aquila dal 1948 quando i P.P. Cistercensi Riformati (Padri Trappisti) decidono di affidare alle Maestre Pie l’educazione dei bambini disagiati residenti nella città e nei dintorni.

Dal 1950 fino al 1955, di anno in anno si inseriscono le cinque classi elementari. Entrambe le scuole, elementare e materna, sono private.

Nel 1960, la scuola elementare ottiene la parifica, mentre la scuola dell’infanzia rimane autonoma legalmente riconosciuta.

Dal 2000 la Scuola Primaria e la Scuola dell’Infanzia sono paritarie.

Le Maestre Pie Filippini operano in L’Aquila perfettamente inserite fin dall’inizio nel contesto sociale, apportando ad alunni e famiglie il loro prezioso supporto educativo ispirato al carisma pedagogico di S. Lucia Filippini.

Dopo il tragico evento sismico del 6 Aprile 2009 la sede della scuola originariamente sita in Via XX Settembre, 32 , è stata trasferita in Via Madonna di Pettino, 7/F.

La nuova sede è un MUSP (Modulo ad uso scolastico provvisorio) donato dalla Protezione Civile e dotato di ogni confort in grado di accogliere gli alunni.

STRUTTURA DELLA SCUOLA

 

La parte dell’edificio relativa alla scuola primaria  è strutturata nel seguente modo:

  • cinque aule per le attività scolastiche
  • servizi igienici a norma anche per alunni diversamente abili
  • due corridoi luminosi
  • palestra per svolgere le varie attività motorie, usata dagli alunni di entrambi gli ordini
  • sala polifunzionale dotata di una lavagna interattiva multimediale ( L..I.M.) e di una biblioteca
  • sala mensa

La parte dell’edificio relativa alla scuola dell’infanzia è strutturata:

  • due aule per le attività didattiche
  • servizi igienici a norma anche per alunni diversamente abili
  • un corridoio luminoso
  • una palestra in comune con la scuola primaria
  • una sala mensa

L’ORGANIGRAMMA

Coordinatore Didattico

Lucia Estrafallaces

Insegnanti Scuola Primaria

Lucia Estrafallaces

Marinelli Rossana

Miriam Nervo

Liliana Nuccetelli

Marianna Finocchio

Maria A. D’Alfonso

Eugenio Pellegrino

Insegnanti Scuola dell’Infanzia

Sabrina Capanna

Aurora Alimonti

Centro Gioco

Cusella Valentina

Flati Flavia

REGOLAMENTO

PREMESSA

La scuola è intesa come luogo dell’incontro, del dialogo e della crescita comune, dove si realizza “lo stare bene insieme”. Perchè tutto concorra alla migliore formazione umana e cristiana della persona si ritiene indispensabile l’adozione e la condivisione di un regolamento che definisca in

modo chiaro competenze e ruoli, favorisca un’ordinata e severa convivenza tra i suoi membri e faciliti il raggiungimento delle finalità prefissate.

La Comunità educativa è costituita dall’ente gestore: le Maestre Pie Filippini che ripropongono, incarnato nel tempo, lo spirito dei Fondatori, S. Lucia Filippini e il Card. Marcantonio Barbarigo; dal docente che testimonia con la vita il valore della cultura integrata dalla fede; dai genitori primi responsabili dell’azione educativa e proposte viventi di valori umani, sociali e religiosi; dagli alunni con le loro richieste di formazione, le loro domande di senso e la voglia di essere protagonisti della propria crescita; dalla comunità locale presente con le proprie risorse, luogo di riferimento per un cammino sociale, civile, ecclesiale.

Ad ogni componente spettano ruoli specifici previsti dal presente regolamento il cui fine è quello di dare ad ognuno spazi operativi adeguati per un lavoro svolto in un clima di fraternità e di partecipazione, ma nello stesso tempo geloso della fisionomia propria della Scuola e delle finalità del suo progetto educativo, improntate agli autentici valori cristiani e umani.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

E’ responsabile della conduzione armonica e unitaria dell’azione educativa, nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche.

Garantisce la comunità carismatica dell’Istituto e orienta l’attività scolastica al raggiungimento del fine istituito: la gloria di Dio e il bene delle anime.

IL DOCENTE

E’ responsabile della qualità dell’educazione offerta dalla Scuola; pertanto, in dialogo con tutte le componenti della Comunità Educante, si impegna ad aiutare gli alunni nella loro crescita integrale in sintonia con il carisma dell’Istituto.

Considera strumenti privilegiati del suo progetto educativo:

  • La sicura professionalità;
  • Il costante aggiornamento culturale;
  • La testimonianza personale dei valori cristiani;
  • La dedizione, l’amore preveniente, paziente e personale, l’aiuto, il consiglio e l’ammirevole correzione.

Si trova a scuola almeno dieci minuti prima che cominci la propria lezione e in caso di legittimo impedimento, preavvisa, in tempo utile, il Dirigente Scolastico producendo entro ventiquattro ore adeguata giustificazione (es. certificato medico). Non impartisce lezioni private ad alunni della propria scuola ed informa il Dirigente Scolastico delle lezioni private eventualmente impartite (art. 89 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417).

Partecipa alle riunioni degli organi collegiali di cui fa parte come membro di diritto o come membro eletto.

Risponde dell’indirizzo didattico-educativo del proprio insegnamento e del contegno disciplinare degli alunni; tiene diligentemente il giornale di classe e quello personale.

Presenta alla fine dell’anno una relazione sullo svolgimento dei programmi e sui risultati dell’insegnamento.

Non accetta, qualunque sia il motivo dell’offerta, doni individuali o collettivi dagli alunni o dalle loro famiglie se non abbia il permesso esplicito del Dirigente Scolastico.

Vigila sul comportamento degli allievi secondo quanto stabilito dagli organi di partecipazione e dalle vigenti leggi in fatto di responsabilità ed osserva tutto quanto disposto dal regolamento per ciò che riguarda uscite degli alunni dalla classe, riammissioni, ritardi.

Esprime valutazioni, nel corso delle verifiche, in modo trasparente ed inequivocabile.

Fissa un’ora del giorno lavorativo settimanale, oltre l’orario scolastico, per il ricevimento delle famiglie.

Esige dagli allievi:

mantenimento della pulizia dei locali;

– rispetto delle suppellettili, del materiale didattico, ecc.

-Rispetta scrupolosamente il segreto professionale e le decisioni prese collegialmente.

L’ALUNNO

Protagonista del cammino culturale e formativo è soggetto dell’azione educativa, partecipa alla vita scolastica con entusiasmo e senso di responsabilità. A lui si chiede:

– condivisione del messaggio cristiano e confronto con il Vangelo;

– impegno nella ricerca dei valori che danno senso alla vita;

– serietà e diligenza nello studio;

– rapporti interpersonali autentici e capacità di stabilire amicizie costruttive;

– amore, cura e rispetto per se stesso, per gli altri , per l’ambiente;

– osservanza delle seguenti norme.

Gli alunni devono venire a scuola sempre forniti dell’attrezzatura scolastica: quaderni, penne, libri ecc;

Alle lezioni di educazione motoria gli alunni dovranno presentarsi sempre in tenuta sportiva: tuta, maglietta scarpette, ecc; e dovranno avere cura dei propri effetti d’uso. L’amministrazione non risponde degli oggetti smarriti, anche se di valore.

I GENITORI

I genitori, quali primi responsabili dell’educazione dei propri figli, si ritengono a pieno titolo membri della Comunità Educante.

A loro è richiesto quanto segue:

– conoscenza e condivisione del progetto educativo della scuola;

– assunzione del proprio ruolo partecipativo in forma responsabile e attiva;

– collaborazione, in un dialogo aperto e costruttivo, con le altre realtà educative del territorio.

Sono chiamati ad aderire a gruppi associativi proposti e sostenuti dall’istituto in vista dei compiti educativi a loro affidati e allo scopo di incentivare tutte quelle iniziative volte a realizzare un’armonica crescita dei giovani.

I genitori possono chiedere di usufruire dei locali dell’istituto, in orario compatibile con le esigenze dell’Istituto stesso, per effettuare riunioni finalizzate alla loro formazione.

In spirito di collaborazione, secondo le normative vigenti sul volontariato, possono offrire la loro opera:

– per la vigilanza;

– per la tutela della salute degli alunni;

– per l’organizzazione e l’attuazione di attività para ed extra scolastiche;

-per l’attivazione di progetti finalizzati alla formazione e all’educazione permanente.

I genitori possono richiedere, d’intesa con il Dirigente Scolastico, l’intervento di docenti e studenti per costituire comitati misti di lavoro finalizzati alle attività educative e alla crescita morale, sociale, culturale della scuola.

PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ

(ART.3 – DPR n. 235/2007)

Il “Patto Educativo di Corresponsabilità” tra scuola e famiglie segnala e sottolinea la necessità di una forte alleanza educativa tra le due istituzioni sociali a cui è affidato il delicatissimo compito di istruire e formare le giovani generazioni. Per dare concretezza alla propria fondamentale missione formativa, la scuola e la famiglia non possono sottrarsi al loro dovere istituzionale che non si esaurisce in una semplice collaborazione, ma che impone una profonda condivisione dei valori che sostanziano la convivenza civile e democratica. Pertanto, la scuola dovrà perseguire costantemente

l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori degli alunni e degli studenti ed i genitori – per parte loro – dovranno impegnarsi a supportare quotidianamente gli interventi educativi e didattici dell’istituzione scolastica.

La Scuola si impegna a:

Proporre una Offerta Formativa attenta ai bisogni degli studenti, delle famiglie e del territorio.

Garantire le migliori condizioni organizzative per strutturare un rapporto efficacemente collaborativo con le famiglie: calendarizzare gli incontri periodici sulla valutazione degli apprendimenti; rendere pubblico l’orario di tutti i docenti per i colloqui individuali con genitori; ecc.

Favorire in ogni modo la costruzione di un ambiente formativo caratterizzato dalla serenità del clima educativo e dalla serietà dei percorsi di insegnamento e di apprendimento.

Promuovere rapporti interpersonali positivi fra studenti, docenti e personale ausiliario, definendo regole certe e condivise.

Riconoscere, rispettare e valorizzare il ruolo fondamentale della famiglia nel processo educativo.

Realizzare percorsi didattici capaci di motivare gli studenti allo studio e di favorire i loro processi di apprendimento.

Porre il rispetto delle regole al centro di ogni azione educativa e didattica, rispettando essa per

prima le regole e i valori che ne definiscono la missione formativa.

Illustrare, rispettare e far rispettare il Regolamento di Istituto.

Valorizzare i comportamenti positivi degli studenti.

Attribuire ai compiti a casa il valore di un indispensabile supporto allo sviluppo dei processi di apprendimento.

Distribuire e calibrare i compiti a casa in un arco di tempo ragionevole, avendo cura di assicurare un raccordo tra i docenti.

Assegnare compiti che gli studenti siano in grado di svolgere, fornendo – se necessario- ogni utile indicazione.

Verificare costantemente l’esecuzione dei compiti, provvedendo sempre alla correzione degli stessi ed eventualmente a fornire ogni spiegazione agli studenti che mostrano che hanno avuto difficoltà ad eseguirli.

La Famiglia si impegna a:

Conoscere e condividere il POF per collaborare con l’Istituto nell’attuazione dello stesso.

Sostenere e motivare i propri figli perché possano esprimere nel miglior modo possibile le loro possibilità.

Partecipare alle iniziative e agli incontri proposti ai genitori.

Condividere – senza se e senza ma – il valore della integrazione, rinforzandone la piena consapevolezza nei propri figli.

Considerare la collaborazione con la scuola un valore decisivo per la qualità dell’esperienza scolastica di ciascuno studente.

Prendere sempre visione degli avvisi e delle comunicazioni della scuola.

Rispettare il ruolo dei docenti, riconoscendo loro competenza e autorevolezza.

Instaurare con i docenti e con tutto il personale scolastico rapporti sempre ispirati al rispetto delle regole del vivere civile anche in tema di risoluzione dei conflitti.

Non esprimere opinioni e giudizi sui docenti e sul loro operato in presenza dei propri figli, scegliendo sempre la strada del dialogo con i docenti stessi per chiarire le situazioni di criticità.

Affrontare le questioni legate all’esperienza scolastica dei propri figli nelle sedi opportune.

Sostenere in ogni modo l’impegno quotidiano dei propri figli nello studio.

Gratificare con sapienza i propri figli per i risultati ottenuti a scuola e per l’impegno quotidiano profuso nello studio.

Far capire ai propri figli che le regole vanno sempre rispettate (anche quando non piacciono).

Conoscere, rispettare e far rispettare ai propri figli il Regolamento di Istituto.

Incoraggiare costantemente i propri figli ad assumere sempre comportamenti rispettosi

delle regole.

Far riflettere i propri figli sui provvedimenti disciplinari che la scuola dovesse assumere.

Considerare lo svolgimento dei compiti a casa come un segno di attenzione della scuola verso lo studio.

Sostenere i figli per pianificare ed organizzare lo studio quotidiano.

Evitare di sostituirsi ai figli nella esecuzione dei compiti o di fare in loro presenza qualsiasi apprezzamento sulla quantità/ difficoltà dei compiti stessi.

Controllare che i compiti siano stati eseguiti in modo completo e ordinato.

Utilizzare le valutazioni dei docenti come occasioni imprescindibili per sviluppare con i propri figli un dialogo formativo.

NORME DI AMMINISTRAZIONE

Ogni alunno, per frequentare, deve essere in regola con il pagamento della retta scolastica e con dovuti documenti.

L’Ammontare annuo della retta è comunicato alle famiglie dalla direzione dell’Istituto all’inizio di ogni anno scolastico.

Il suo pagamento è suddiviso in cinque soluzioni fissate alle seguenti date:

  • Prima rata entro il 10 ottobre
  • Seconda rata entro il 10 novembre
  • Terza rata entro il 10 gennaio
  • Quarta rata entro il 10 marzo
  • Quinta rata entro il 10 maggio

Dalla retta scolastica è escluso il servizio mensa che va corrisposto separatamente al servizio di Diritto allo Studio del comune dell’Aquila.

L’ORARIO SCOLASTICO

Le classi di scuola primaria sono strutturate a tempo normale a 30 ore per settimana da lunedì al venerdì.

INGRESSO ORE 8,20 – 8,30

PAUSA PRANZO ORE 12,30

RIPRESA ATTIVITA’ ORE 14,00

TERMINE LEZIONI ORE 16,00

Per la scuola dell’Infanzia:

INGRESSO FINO ALLE ORE 09.00

PAUSA PRANZO ORE 12,00

TERMINE LEZIONI ORE 16,00

MODALITA’ PER LA GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Le cause per le assenze devono essere valide e sempre chiaramente esplicitate; nel caso in cui l’assenza sia prolungata oltre i cinque giorni (includendo anche i giorni festivi) occorre presentare un certificato medico.